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Campagna di affissione
11.04.2022

Cosa fare in caso di violenza omofoba?

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L’immagine di quello che potrebbe essere un pannello temporaneo installato nel Niederdorf di Zurigo.

Tramite manifesti che verranno affissi a partire da maggio, un gruppo di lavoro di Zurigo potrà richiamare l’attenzione sul problema della violenza omofoba e transfobica. Una collaborazione tra Network e PinkCop.

Una storia che si ripete: i membri della comunità continuano a essere vittime di violenza omofoba e transfobica. Un luogo interessato in modo particolare dal fenomeno è il Niederdorf di Zurigo, soprattutto nei suoi punti nevralgici della Hirschenplatz e della Za?hringerplatz. È spaventosa la regolarità con cui, di notte, le persone LGBTIQ sono oggetto di insulti, offese, sputi, minacce e anche percosse. Nel febbraio 2020, un addetto alla sicurezza, intervenuto giusto per mediare tra le persone coinvolte in un attacco di questo tipo, è stato addirittura accoltellato e ha poi dovuto essere ricoverato per diversi giorni. Tutti questi episodi di violenza sono ampiamente documentati dalla polizia e dai social media. Tuttavia, molte persone non facenti parte della comunità LGBTIQ continuano a non avere del tutto idea della portata del fenomeno.

Per ovviare a tale problematica, lo scorso autunno è stato costituito a Zurigo un gruppo di lavoro composto da Andreas von Rosen, Gregor Fritzen, Marco Uhlig, Pesche Sahli, Petrik Thomann e Tom Scharff. L’idea della fondazione è il risultato del retreat di Zurigo dello scorso autunno. Andreas, responsabile del gruppo di lavoro, afferma: «È importante che noi, come Network, ci impegniamo in prima linea contro le crescenti aggressioni a cui sono esposte le persone LGBTIQ anche qui in Svizzera».

Già nel mese di maggio verranno installati alcuni pannelli temporanei nella Hirschenplatz e nella Zähringerplatz di Zurigo. Questi pannelli spiegano alle vittime e ai passanti cosa devono fare nel caso in cui siano oggetto di violenze omofobe e transfobiche o ne siano testimoni. Andreas aggiunge: «È bene che i pannelli siano installati due o tre volte all’anno in luoghi nevralgici per circa quattro settimane e che vi sia un sito web sempre attivo (www.gewalt-gegen-lgbtiq.ch)». Egli è convinto che in questo modo sia possibile attirare l’attenzione con uno sforzo relativamente limitato.

Con il progetto, i soci di Network di Zurigo si ripromettono non solo di fare qualcosa di concreto contro la violenza omofoba e transfobica, ma anche di favorire la visibilità dell’associazione. Andreas conclude: «Se vogliamo migliorare anche la percezione delle persone LGBTIQ nella società con la nostra associazione, allora non possiamo evitare di affrontare questo argomento».

Il progetto frutto di una collaborazione tra Network e PinkCop. Entrambe le associazioni hanno stanziato un budget di 5000 franchi a questo scopo. È ipotizzabile e auspicabile che la campagna prenda poi piede anche oltre i confini della città e del Cantone di Zurigo.

Testo: Michel Bossart
Traduzione: Angelo Caltagirone

Politica
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Josef F. Achermann

Dirigente scolastico, Zurigo
Cantone di Zurigo