L'essere umano non è o donna o uomo
L’intervento del dott. David Garcia Nuñez ha messo in relazione genere e salute.
Una conferenza sulla salute delle persone LGBTIQ a Basilea ha fatto riflettere molti soci di Network sul genere e sull’identità. Il relatore era il dott. David Garcia Nuñez.
David Garcia Nuñez è specialista in psichiatria e psicoterapia ed è responsabile dell’unità dell’Ospedale universitario di Basilea dedicata alla varianza di genere. Il 25 aprile, su invito del socio di Network Jean-Jacques Ries, ha tenuto per il gruppo regionale di Basilea e per i soci collegati via Zoom una conferenza intitolata: «Cicatrici arcobaleno: aspetti sanitari specifici nelle persone LGBTIQ+».
Ha iniziato la conferenza partendo da concetti generici, come il modello biologico (sesso) e il modello sociologico (genere), per poi entrare nel merito del modello «The Genderbread Person», illustrando lo stato attuale della ricerca sull’identità di genere. Questo modello contempla l’identità di genere («Come mi sento?»), l’espressione di genere («Come mi mostro?»), il sesso anatomico e l’attrazione (sessuale e romantica).
«The Genderbread Person» è un modello consolidato che usa un omino di pan di zenzero per spiegare i diversi tipi di genere.
A ciò si aggiungono assiomi sul genere, oggi giustamente messi in discussione:
- Ci sono solo due generi.
- Ogni persona ha un solo genere.
- Il genere è immutabile.
- Il sesso anatomico e l’identità di genere coincidono.
- Il cambio di genere è accettabile solo come rituale temporaneo.
- Il genere è indicato fondamentalmente dai genitali.
- Ogni persona deve appartenere a un genere.
- La dicotomia maschio/femmina è naturale.
Dopo aver chiarito questi concetti fondamentali, Garcia Nuñez è passato al tema centrale della conferenza: come si ripercuote tutto questo sulla nostra salute?
A quel punto ha mostrato i risultati di diversi sondaggi e ricerche da cui emerge per esempio che oltre il 45% degli uomini gay di 17 anni ha pensato al suicidio almeno una volta nella vita; tra i giovani eterosessuali la percentuale è «solo» poco sopra il 15%. Ha ricondotto questo disagio al concetto più ampio di «stress delle minoranze», sottolineando però con ironia che non tutte le minoranze sono svantaggiate (pensiamo per esempio ai milionari). Sono stati presentati anche altri dati significativi sulla salute mentale: il 20% della popolazione trans svizzera, per esempio, mostra un consumo problematico di alcol (LGB = 9-12%, cis/etero = 7,8%).
Le cifre e le statistiche sono utili, ma come si affronta efficacemente questo problema? «Lo strumento più prezioso è l’istruzione», ha detto Garcia Nuñez. In altre parole, a suo parere si dovrebbe imparare gradualmente sin da bambini la complessità reale del genere.
Dopo il suo intervento piacevole, interessante, scientifico e privo di condizionamenti ideologici, c’è stato spazio per un vivace dibattito tra i soci di Network presenti. In conclusione, nonostante il tema non fosse completamente nuovo per nessuno dei presenti, domande come «Perché un pene è maschile?» hanno offerto comunque materia di riflessione.
Testo: Michel Bossart
Traduzione: Angelo Caltagirone