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Cultura 18.7.22

Arte nuova al passo con i tempi

I soci di Network che hanno partecipato alla «Liste Art Fair Basel» (Fonte: Michael Steuerwald).
I soci di Network che hanno partecipato alla «Liste Art Fair Basel» (Fonte: Michael Steuerwald).

La visita di gruppo alla «Liste Art Fair Basel» è diventata da tempo un appuntamento fisso. Quest’anno i soci di Network si sono ritrovati all’interno della pancia di una nave ormeggiata sulle sponde del Reno per partire alla scoperta dell’arte contemporanea.

Il 19 giugno, uno dei giorni di fuoco della prima ondata di caldo di inizio estate, 22 soci di Network si sono ritrovati a Basilea per visitare la «Liste Art Fair Basel». Al tradizionale evento organizzato dal gruppo regionale di Basilea hanno partecipato anche soci provenienti da Berna, Zurigo e dalla Svizzera centrale, che hanno potuto ammirare le opere esposte da 82 gallerie provenienti da 37 Paesi.

Argomenti di attualità
Viste le temperature elevate, il gruppo è stato ben felice di scoprire che la fiera internazionale dedicata agli appassionati di arte contemporanea non si teneva più nell’area dell’«ex Birreria Warteck», ma in un salone climatizzato della Fiera di Basilea.

A causa del coronavirus, la Liste era stata sospesa per ben due anni. Indipendentemente dai locali in cui è ospitata adesso, come è cambiata questa fiera d’arte rispetto all’ultima edizione del 2019? Secondo Michael Steuerwald del gruppo regionale di Basilea «è cambiata in meglio». «Le opere erano molto più legate all’attualità mondiale, una caratteristica che gli altri anni era un po’ mancata», spiega Michael. A suo avviso queste opere oltre a essere più tangibili, sono anche più semplici da comprendere.

Tra i temi di attualità affrontati nelle opere vi erano, per esempio, la guerra in Ucraina, il surriscaldamento globale, la globalizzazione, ma anche alcune catastrofi, come la terribile esplosione nel porto della capitale libanese di Beirut.

Una biografia per immagini
Michael è rimasto colpito soprattutto dalle opere di un artista libanese della galleria «Marfa’». «L’artista ha dipinto oggetti dai quali si è dovuto separare», ha spiegato, e da qui è nata una biografia per immagini. «I processi di separazione sono sempre accompagnati dal dolore. Ma in questo modo gli oggetti si conservano in un’altra forma.»

A emozionare e far riflettere Michael sono stati soprattutto i quadri che raffigurano una tazza rotta e un piatto in frantumi. «Per me questo quadro rappresenta l’attuale situazione in Libano.»

Street art sul Reno
Dopo la visita guidata all’esposizione Liste Art Fair Basel il gruppo si è spostato sulle sponde del Reno, dove «MS Evolutie» ha installato per Art Basel una galleria di street art galleggiante. Dall’esterno la nave può sembrare una tela colorata, all’interno della prua si potevano ammirare le opere degli artisti coinvolti.

Tra queste vi erano tele, ma anche sculture, tavole da skateboard e stickers. «Gli Urban Artists appartengono a un genere artistico che presto diventerà mainstream», Michael ne è sicuro.

Anche se sul ponte della MS Evolutie il caldo torrido si faceva sentire, nel complesso, a detta di Michael, è stato un «evento gioviale», nel quale si è respirata un’atmosfera piacevole. Il gruppo aveva al seguito anche un medico, pronto a intervenire nel caso in cui le temperature da record dessero fastidio a qualcuno. Il suo consiglio contro il caldo da non prendere troppo sul serio? Semplicemente mangiare un gelato.

Testo: Silvan Hess
Traduzione: Angelo Caltagirone

 

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