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Awareness a Zurigo 16.11.22

Bilancio intermedio positivo per la campagna antiviolenza

Quattro soci di Network Zurigo con il loro cartellone a Hirschenplatz. (Foto: Network)
Quattro soci di Network Zurigo con il loro cartellone a Hirschenplatz. (Foto: Network)

Una campagna congiunta del gruppo regionale Zurigo e PinkCop, lanciata nel mese di giugno, richiama l’attenzione sulla violenza omofobica e transfobica. Ora la campagna di affissione sta raggiungendo anche i club e i bar della città.

Per molti esponenti della comunità, il Niederdorf con i suoi club, bar e ristoranti queer è senza dubbio il luogo di ritrovo zurighese per eccellenza. Allo stesso tempo, per le persone LGBTI questo quartiere del centro storico è anche il luogo più pericoloso della città: negli ultimi anni si sono verificati ripetutamente crimini d’odio omofobico e transfobico, che vanno dagli insulti a brutali crimini violenti.

Campagna prolungata di due mesi
Spinti dagli sconvolgenti rapporti del Niederdorf, circa un anno fa sei soci di Network si sono riuniti in un nuovo gruppo di lavoro. Il responsabile del gruppo Andreas von Rosen, insieme a Marco Uhlig, Gregor Fritzen, Pesche Sahli, Petrik Thomann e Tom Scharff, hanno voluto richiamare l’attenzione sul problema della violenza avviando una campagna specifica. Lo hanno fatto attraverso cartelloni e un sito web di carattere sia informativo che educativo rivolti non solo alle potenziali vittime, ma anche alla comunità in generale e all’intera popolazione.

Abbiamo dato notizia del lancio nella nostra newsletter di luglio e adesso volevamo sapere se i promotori erano rimasti soddisfatti dell’andamento del progetto. Andreas, il responsabile del gruppo, spiega che la città di Zurigo non solo ha fornito gratuitamente l’affissione su suolo pubblico, ma ha anche generosamente prolungato di due mesi la durata della campagna.

Adesso anche nei club
I manifesti sono rimasti affissi a Hirschenplatz e Zähringerplatz dall’inizio di giugno alla fine di settembre. Durante questo periodo sono stati risparmiati da atti di vandalismo, fatto positivo e non scontato. «A parte alcuni scarabocchi innocui, i manifesti non sono stati imbrattati o danneggiati», afferma Andreas. «La nostra interpretazione è che sono stati accettati e approvati dalla maggioranza».

I cartelloni continueranno a essere presenti nella vita notturna zurighese: da novembre, nei bar e nei club della città, richiamano l’attenzione sulla violenza omofobica e transfobica in formato A2.

Raggiunte 17 000 persone
Come vengono gestiti il successo del sito internet e la presenza sui social? Qui Gregor Fritzen ci fornisce i primi dati per il periodo dal 1° giugno al 30 settembre: complessivamente circa 17 000 persone hanno visualizzato la campagna, la maggior parte delle quali su Facebook, dove il gruppo ha pubblicato 15 post e investito piccole somme in campagne pubblicitarie. Il sito stesso ha registrato complessivamente circa 1 500 visualizzazioni, di cui esattamente la metà tramite Facebook.

Gregor, specialista di Internet marketing, è soddisfatto della portata raggiunta su Facebook. Mentre il traffico verso il sito web potrebbe essere leggermente più elevato. Come strategia futura propone di continuare a fare promozioni a pagamento, da un lato, e di trovare moltiplicatori che rendano nota la campagna nelle loro reti, dall’altro.

I commenti omofobici che si trovano sotto i post di Facebook sono però spaventosi. «Questo dimostra nuovamente che abbiamo ancora molta strada da fare», afferma Gregor.

Presto anche in altre città?
Nel complesso i promotori stilano un bilancio intermedio positivo. «Il progetto dimostra che anche con poco lavoro, da una piccola idea possono nascere grandi progetti che fanno la differenza all’interno di Network, ma anche in seno alla nostra società», spiega Andreas.

Il progetto ha incontrato grande interesse mediatico ed è stato presentato in un servizio su Tele Top. È grazie a questi articoli che siamo riusciti a raggiungere i tre gruppi target: vittime di violenza, comunità e popolazione in generale.

«Anche la collaborazione con PinkCop e il comune è stata «estremamente positiva», così come all’interno del gruppo di Network», afferma Andreas. «È stato divertente riunire diverse personalità e idee e alla fine riuscire a mostrare qualcosa di concreto.»

I promotori sperano che altri gruppi regionali implementino il progetto per le loro città, poiché il numero di aggressioni non denunciate rimane elevato. La campagna avrebbe un effetto positivo sulla comunità con costi relativamente ridotti, pari a 5000 franchi. Le persone interessate possono contattare il responsabile del progetto Andreas von Rosen.

Puoi continuare a sostenere la campagna tramite questo link su Facebook.

Testo: Silvan Hess
Traduzione: Angelo Caltagirone 

 

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