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Omofobia nello sport di squadra 7.2.20

Cercasi sportivi!

Dopo gli ottimi risultati nel mondo del calcio, la CoPo vuole combattere l’omofobia anche in altri sport di squadra. A questo scopo sta nascendo un gruppo di lavoro per il quale si cercano ancora dei membri.

La Commissione politica di Network (CoPo) ha condotto in passato con successo una campagna per combattere l’omofobia nel calcio. Dal 2017 gli allenatori juniores frequentano un modulo speciale incentrato sull’omosessualità e sull’omofobia. Il corso è reso possibile anche grazie alla stretta e intensa collaborazione con la QFF (Queer Football Clubs), l’associazione ombrello dei tifosi di calcio queer. Nel 2018, la QFF ha ricevuto da Network il premio «Diversità nello sport» per il suo impegno.

Nella sua ultima riunione, la CoPo ha deciso di ritornare sulla questione dell’emancipazione di gay e lesbiche negli sport di squadra. Oliver Fritz afferma in merito: «Nel mondo del calcio il nostro impegno è stato ben accolto. Ora desideriamo rivolgerci ad altre associazioni e presentare loro le nostre rivendicazioni». L’attenzione è ovviamente rivolta all’hockey su ghiaccio, ma anche alla pallamano, al basket e alla pallavolo. Oliver ha precisato che la sensibilizzazione può essere estesa anche ad altre associazioni.

Per questo la CoPo intende istituire un nuovo gruppo di lavoro guidato da Oliver, per analizzare la situazione e passare all’azione. A questo proposito Oliver afferma: «Ci rivolgiamo a tutti i soci di Network appassionati di sport che pensano di essere in grado di presentare questo argomento alle associazioni degli sport di squadra e di cercare soluzioni insieme ai responsabili delle federazioni». Oliver vede una possibilità anche nella stretta collaborazione con le associazioni sportive gay nelle varie città. Tutti questi punti restano ancora da chiarire. Chi pensa di essere adatto a collaborare con questo gruppo di lavoro, può contattare direttamente Oliver.  Oliver conclude dicendo: «Sarebbe bello, se riuscissimo a presentare i componenti di questo nuovo gruppo di lavoro già all’Assemblea generale di Bad Ragaz».

Testo: Michel Bossart
Traduzione: Angelo Caltagirone

 

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