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L'arte ai tempi del coronavirus 10.6.20

Da solo, in due, isolato

Durante il lockdown Peter Andres ha creato tre serie fotografiche ispirate alla crisi da coronavirus. Le foto si trovano sul suo sito web e il fotografo d’arte spera di poterle esporre alla «Cantonale Berne Jura».

Avendo più 65 anni, il socio di Network Peter Andres (single) di Berna, è stato particolarmente colpito dalle conseguenze del lockdown dovuto al coronavirus. Niente più uscite per fare la spesa o una passeggiata, e niente incontri o contatto fisico con altre persone. Ma per fortuna il giorno prima del lockdown era andato a trovarlo Alexandre. Alexandre vive a Mülhouse, in Alsazia, e occasionalmente posa come modello nell’atelier di Peter Andres.

«La sessione fotografica con Alexandre mi ha ispirato ad affrontare questa crisi in profondità», dice Peter. Il risultato, dopo il lockdown, consiste in tre serie di fotografie:

Come spiega Peter, «la prima serie con Alexandre è incentrata su concetti come: incontro, amicizia, vicinanza, stare insieme, esserci l’uno per l’altro, relazione interpersonale, attenzione.»

Nella seconda serie, Peter si mostra nella sua casa, alle prese della domanda: «Cosa mi succede, intrappolato a casa?». Come racconta, la solitudine si è fatta sentire sempre di più e non è stato per niente facile. Il risultato sono dieci fotografie molto personali, ognuna delle quali mostra dieci millisecondi della sua quotidianità in lockdown.

L’ultima serie riguarda infine il movimento. «Naturalmente anche in questo caso sono ancora modello e fotografo allo stesso tempo. Ho utilizzato per ogni fotografia un’esposizione di dieci secondi. Ogni immagine ritrae dieci secondi della mia vita.  Ho usato la luce continua e tre flash che si susseguono.» In questa serie, Peter ha completamente rinunciato a Photoshop e ad altre app. Come precisa: «Tutti gli effetti sono stati ottenuti esclusivamente mediante la luce.»

Dopo il rigido lockdown, Peter considera ormai conclusa la triplice serie ispirata al coronavirus, visibile sul suo sito web insieme ad altri lavori. Presenterà queste tre serie per la decima «Cantonale Berne Jura», sperando di poterle esporre nel dicembre 2020.

Le immagini in movimento saranno anche l’oggetto del suo prossimo lavoro, per il quale si è appena procurato una tela larga 2,70 metri. Per il resto, ci ha solo rivelato che lavorerà ancora con Alexandre, ma dalla sua voce si intuisce che sono molte le idee che gli passano per la mente. Così come si capisce che non vede l’ora di tornare a lavorare con altri, oltre che con se stesso.

Testo: Michel Bossart
Foto: Peter Andres
Traduzione: Angelo Caltagirone

 

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