Grande successo per la prima edizione del Pink Economic Forum

Grazie al panel composto da personalità di spicco, la prima edizione del Pink Economic Forum (PEF) ha lasciato il segno. Organizzatrici e organizzatori di Network e WyberNet quindi pensano già alle future manifestazioni.

Le economie nazionali possono permettersi l’omofobia? In base alle stime presentate dalla rinomata docente di economia Lee Badgett nel corso della tavola rotonda del Pink Economic Forum, l’ostilità nei confronti delle persone LGBTI provoca un calo del PIL pari almeno a un punto percentuale. La motivazione economica che dovrebbe spingere a lottare contro la discriminazione è stata però soltanto uno dei tanti temi e degli spunti di riflessione interessanti sollevati il 4 maggio dal panel di personalità di spicco che si sono confrontate nell’ambito del Simposio di San Gallo.

Puntare sull’allyship
Durante il confronto dal titolo «The power of the ‹Pink Economy› and the economics of LGBT Equality», oltre a Lee Badgett ha preso la parola anche Dame Inga Beale, ex CEO del colosso assicurativo Lloyds. Su invito del team del PEF, Inga Beale ha partecipato anche al panel del programma principale, nel quale veniva trattato il tema dell’inclusione in ambito lavorativo. Facendo alcuni esempi tratti dalla sua esperienza lavorativa, Beale ha spiegato l’importanza dell’allyship. Di tutti i partecipanti alla tavola rotonda, lei era l’unica in presenza, tutti gli altri erano collegati tramite Zoom,

come Eric Way, responsabile globale per l’inclusione e la diversità presso Schindler, il produttore di ascensori che nel 2020 ha ricevuto il label Swiss LGBTI. In questa occasione Eric Way ha anche spiegato in che modo Schindler Svizzera abbia tratto vantaggio da questa candidatura.

Ripercussioni negative sul PIL
A seguire la palla è passata a Justin Nelson, co-fondatore e presidente della camera di commercio LGBT statunitense (NGLCC). Nelson ha fatto notare come 30 anni fa le persone queer erano considerate soltanto persone che lottavano per i propri diritti, mentre oggi il loro potere d’acquisto in tutto il mondo è pari a quasi quattro bilioni di dollari. Gli studi dimostrano come la discriminazione influisca negativamente sul prodotto interno lordo perché, per esempio, provoca perdite di produttività e disuguaglianze nel settore sanitario.

Ha senso però distinguere i soggetti economici in base al loro orientamento sessuale? Alla domanda su questo fenomeno di «tribalismo», Inga Beale ha risposto che secondo lei sarebbe accaduto comunque. Chi si assomiglia si piglia e questo vale sia sul lavoro che a una festa. A suo avviso per arrivare a una migliore comprensione reciproca bisogna prima riconoscere le differenze tra le persone.

Partecipazione insufficiente
Simon Denoth, il socio di Network che ha organizzato il primo PEF insieme al collega Stefan Grieder e a Cordula Niklaus di WyberNet è soddisfatto di questo battesimo di fuoco. Il «Simposio di San Gallo ha fatto in modo che la manifestazione si svolgesse in modo impeccabile» spiega Simon, moderatore della discussione. «Abbiamo lavorato con partner professionali e una macchina organizzativa ben oliata.» Tuttavia c’è ancora molto da fare per arrivare ad annoverare il PEF tra le manifestazioni collaterali del Simposio.

I feedback ricevuti sono stati positivi, ma organizzatrici e organizzatori del PEF non sono stati soddisfatti della partecipazione: all’evento ha assistito in loco e tramite Zoom soltanto qualche decina di persone. «In futuro il marketing dovrà essere più incisivo e l’evento dovrà essere pubblicizzato maggiormente anche al di fuori di Network e WyberNet.»

L’intenzione del team sarebbe di sviluppare ulteriormente questa idea e organizzare almeno un evento all’anno. Attualmente si sta valutando la possibilità di una collaborazione con il label Swiss LGBTI, non ci resta quindi che attendere. Infine, chi ha voglia di dare una mano a organizzare il prossimo PEF può contattare Simon.

Non sei riuscito a essere a San Gallo? La registrazione di tutta la discussione (in inglese) è disponibile al seguente link su Youtube!

Testo: Silvan Hess
Traduzione: Angelo Caltagirone