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Code of Conduct 9.12.24

Il codice di network: una guida di orientamen­to per il futuro

(Foto: Elizabeth La Rosa / network)

Da un progetto regionale a un documento nazionale: il nuovo Code of Conduct dà vita alle linee guida di network.

Apertura al nuovo, rispetto, inclusione, responsabilità, fiducia e diversità: sono tutti valori strettamente legati a network e fanno quindi parte anche del Code of Conduct dell’associazione. Questo nuovo documento aiuterà a vivere meglio in prima persona le linee guida di network descrivendo l’impegno auspicato e i rapporti tra di noi.

Ma com’è nato il codice di network? E perché l’associazione ha bisogno all’improvviso di un proprio Code of Conduct dopo quasi tre decenni? A queste domande risponde il socio fondatore Dieter Achtnich in rappresentanza di un gruppo di soci zurighesi che originariamente avevano redatto il codice per il loro gruppo regionale.

La diversità è una sfida
È emerso che i soci di network hanno sempre più bisogno di guide di orientamento per collaborare bene, in modo creativo e costruttivo, afferma Dieter. «Ciò riguarda i nuovi soci, gli sponsor, ma anche i soci di lunga data e ha soprattutto a che fare con le dimensioni attuali di network. All’inizio i gruppi erano molto più piccoli e omogenei. Oggi i gruppi regionali sono molto più grandi ed eterogenei, il che richiede determinate regole.»

Per affrontare questa sfida, alcuni amici dell’associazione si sono messi a discutere e infine sono arrivati insieme all’idea di redigere un codice. Di questo gruppo, oltre a Dieter fanno parte anche Pesche Sahli, Max Katz, Christian Fuster, Andreas von Rosen e Ralph Koch.

Lampo di genio
Inizialmente il gruppo ha raccolto suggerimenti e preoccupazioni. Tra le altre cose, si è chiesto se servisse davvero un documento. E poi il lampo di genio: «Abbiamo già delle linee guida illuminanti!»

Mostrando come i soci possano contribuire alla vita dell’associazione e trattarsi con rispetto, il codice rafforza le linee guida di network. I pensieri e i commenti sul codice devono anche aiutare i soci nella propria riflessione personale.

«Abbiamo scritto i testi, poi abbiamo discusso le bozze nel gruppo e scelto con cura le parole, finché alla fine non abbiamo ottenuto la versione attuale», racconta Dieter. I soci coinvolti si sono sentiti un po’ catapultati ai primi tempi dell’associazione: «Seguendo il mito fondativo di network, il documento è nato durante incontri informali attorno a tavoli di cucina e nelle sale da pranzo, ascoltando e accogliendo pensieri e opinioni di ogni tipo.»

Legato ai valori fondamentali
Il responsabile regionale Pesche Sahli ha poi presentato il codice al Consiglio direttivo nazionale e successivamente all’assemblea regionale di Zurigo. Il presidente Andy Künzler ha trovato questa guida di orientamento utile, anche per l’intera organizzazione. Ha quindi incoraggiato Pesche a presentare l’estate scorsa il progetto al Consiglio direttivo

che ne è rimasto entusiasta, ha discusso i contenuti del codice approvandolo nei suoi principi di massima. Dopo qualche piccolo aggiustamento è nato il codice di network valido a livello nazionale.

Forse il termine «Code of Conduct» può suonare strano alle orecchie dei nostri soci. Ma a un esame più attento mostra che questo documento è strettamente legato ai valori fondamentali dell’associazione nella sua funzione e persino nella sua fondazione.

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