Al panel politico di network Berna si è presentato l’Ufficio «Pari opportunità di genere» della città di Berna. Il suo piano d’azione vuole rendere la città federale ancora più diversificata e LGBTI friendly.
Circa due anni fa abbiamo intervistato Marianne Kauer dell’«Ufficio per le pari opportunità di donne e uomini» di Berna. Nel frattempo sono successe molte cose: dal 1° luglio 2024 l’ufficio ha un nome più inclusivo «Pari opportunità di genere» che rispecchia meglio il suo ampio mandato. E nel frattempo è stato approvato dal Consiglio comunale il nuovo Piano d’azione pari opportunità 2023-2026.
Il panel di alto livello organizzato da network sul tema «LGBTIQ nella politica bernese» del 27 agosto 2024 (vedi riquadro in basso) è l’occasione ideale per dare uno sguardo alle misure attuali e agli obiettivi di questo Ufficio.
Nuovo strumento di segnalazione e relabeling
Durante la creazione del quarto piano d’azione, network è stato invitato insieme ad altre organizzazioni a fornire degli impulsi. Nel documento definitivo si trovano ora numerose misure su temi queer:
Regolamentazione vincolante
Ma ci sono altre questioni queer nel piano d’azione. «In uno spirito di mainstreaming dei temi LGBTIQ cerchiamo comunque di considerare tutti gli aspetti che potrebbero essere rilevanti in relazione al genere e all’orientamento sessuale in tutto ciò che facciamo», sottolinea Regula Bühlmann, responsabile dell’Ufficio. «Perché siamo convinti che queste sinergie siano vantaggiose per tutte le aree dell’uguaglianza di genere». Questo è forse il lavoro più ambizioso per lei – e al tempo stesso il «meno eccitante».
Ma il piano d’azione è un documento vincolante? Sì, l’attuazione delle misure e le relative competenze distribuite su tutte e cinque le direzioni sono disciplinate in modo vincolante. Nei casi in cui l’Ufficio per le pari opportunità di genere non è responsabile dell’attuazione, si mette a disposizione per fornire consulenza.
Retorica transfobica
Che il lavoro dell’Ufficio sia necessario è purtroppo sempre fin troppo evidente. Le collaboratrici e i collaboratori prendono atto con preoccupazione del discorso pubblico, talvolta astioso, sulla «wokeness» e della retorica sempre più critica o addirittura ostile nei confronti delle persone trans.
Al tempo stesso vi sono però anche molte reazioni positive, afferma Regula Bühlmann: la cittadinanza bernese che ama le campagne come «Bern schaut hin» e ringrazia l’Ufficio per rendere la città più queer-friendly. «È importante non dimenticarlo e non dare più ascolto alle voci negative invece che a quelle positive».
Panel politico e aperitivo nel municipio di Berna
Insieme all’Ufficio per le pari opportunità di genere e a numerose politiche e politici comunali di tutti i partiti politici, network Berna ha dato uno sguardo il 27 agosto allo stato e alle sfide della politica LGBTI nella città federale.
Dopo una relazione della responsabile dell’Ufficio Regula Bühlmann, i seguenti membri del consiglio comunale hanno partecipato a una discussione davanti ai circa 40 presenti:
Solo quando si è parlato del terzo genere la discussione è diventata controversa, per il resto c’è stato ampio consenso. Una chiara maggioranza del panel concordava sul fatto che mancano ancora visibilità per le persone queer e spazi sicuri per la comunità.
L’evento è stato moderato e organizzato dal nostro socio e consigliere comunale del PS Dominic Nellen.