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In primo piano 9.3.22

La Svizzera: un’isola felice

Andreas Häner è affascinato dagli oggetti d’antiquariato fin dall’infanzia.
Andreas Häner è affascinato dagli oggetti d’antiquariato fin dall’infanzia.

Andreas Häner è nato a Berna nel 1966 e dal mese scorso fa parte del gruppo regionale di Basilea. Promotore di raccolte fondi, è noto al pubblico televisivo della Svizzera tedesca anche per il programma «Wer wohnt wo» («Chi abita dove»).

Andreas, vivi nell’edificio del cinema più antico della Svizzera: il «Kino Corso» di Basilea, che ha aperto i battenti nel 1930. Sei un collezionista di oggetti d’antiquariato e un promotore di raccolte fondi indipendente. «Mezza» Svizzera lo sa già, perché hai partecipato al programma «Wer wohnt wo». Sei ancora nel vortice del successo o hai ripreso a camminare tranquillamente per le vie di Basilea senza essere riconosciuto?
Sì, per fortuna passo inosservato: è la mia casa ad essere diventata famosa, non io. A dire il vero la gente si ricorda del programma televisivo e dell’appartamento, ma non di me personalmente.

Sei un bernese che vive a Basilea. Come ti trovi sulle rive del Reno?
Vivo qui da 15 anni e sto bene a Basilea. Mi piace la posizione di confine tra tre Paesi e l’enorme varietà culturale di Basilea.

Da dove nasce la tua passione per l’antiquariato?
Nasce con me. Fin da bambino, amavo i castelli e soprattutto i letti a baldacchino che mi capitava di ammirare nelle loro stanze.

Per lavoro, cerchi soldi per altri: sei un promotore di raccolte fondi. Non è estenuante dover elemosinare continuamente denaro?
Il fundraising è un’attività impegnativa ma non significa «elemosinare». Al contrario, non esiste praticamente migliore contropartita per chi finanzia un’iniziativa culturale o sociale.

Per che tipo di istituzioni o società raccogli fondi?
Soprattutto per l’arte, la cultura e le questioni sociali. Per esempio, una basilica papale di Roma o la casa di produzione austriaca «Vereinigten Bühnen Wien».

Sei anche direttore dell’associazione «Heimatschutz Basel». Di che attività si tratta?
L’«Heimatschutz Basel» si avvale del diritto di ricorso delle associazioni e ha lo scopo di preservare il 30% di edifici del centro storico di Basilea ancora esistenti.

Sei diventato socio di Network da poco. Cosa ti ha indotto a prendere questa decisione?
Sono amico di diversi soci e conosco Daniel Seiler da molti anni grazie all’impegno comune per l’Aiuto Aids Svizzero.

Come vanno le cose in Svizzera per la comunità gay? In quali ambiti ritieni ci sia ancora strada da fare?
In realtà la Svizzera è un’isola felice. Dobbiamo essere ben consapevoli che mai come oggi le persone queer hanno avuto la possibilità vivere in modo così libero e senza paura. È nostro compito preservare tutte le conquiste fatte e non darle per scontate. Ricordiamo che solo fino ai primi anni ‘70 dovevamo nasconderci e potevamo subire sanzioni in qualsiasi momento.

Intervista: Michel Bossart
Traduzione: Angelo Caltagirone

Foto: Zlatana Lecrivain di Aurea Avis

 

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