Con i nuovi statuti, le assemblee regionali hanno ricevuto un sistema di regole più severe. Una sfida importante o poco degna di nota?
Gli statuti di network approvati all’AG 2023 hanno concesso più autonomia ai gruppi regionali. Se finora le direzioni regionali dovevano presentare una richiesta al Consiglio direttivo per l’ammissione di nuovi soci, ora possono decidere autonomamente in merito all’adesione all’associazione. Anche l’elezione di un nuovo responsabile regionale non deve più essere approvata dal Consiglio direttivo.
Al tempo stesso, i gruppi regionali devono rispettare più obblighi di quanto non abbiano fatto finora, il che riguarda in particolare le assemblee regionali annuali che ora sono diventate obbligatorie e che includono l’elezione della direzione regionale, l’approvazione della relazione annuale, la discussione delle prospettive annuali e la preparazione dell’assemblea generale. Inoltre, l’ordine del giorno deve essere inviato a tutti i soci almeno tre settimane prima dall’AR insieme all’invito.
Separazione complicata a Berna
Le prime assemblee regionali dall’introduzione dei nuovi statuti si sono tutte già svolte. Tutto è filato liscio? Oppure occorre ancora abituarsi alle regole? «Vi sono alcune formalità che devono essere osservate in modo più dettagliato», afferma il direttore regionale di Berna André Burri. Tra cui il termine per l’invio dell’invito insieme all’ordine del giorno e la stesura di un verbale dell’assemblea.
«A Berna abbiamo sempre presentato un rendiconto delle finanze ed eletto il responsabile regionale e la direzione regionale. La novità è la redazione di un bilancio preventivo». André ritiene che si tratti di uno sforzo in più, ma non di un impegno enorme.
All’assemblea regionale del 19 marzo è stato un po’ complicato separare gli aventi diritto al voto dagli ospiti; dopotutto, solo i soci hanno il diritto di votare. Ma con l’arguzia necessaria anche questo compito può essere assolto senza grandi problemi.
Posizioni vacanti a Zurigo
Pare che Basilea e la Svizzera centrale avessero meno bisogno di abituarsi alle nuova regole. «L’assemblea del 19 marzo è stata un successo e si è svolta nella migliore atmosfera nello storico edificio del fienile del Baslerhof a Bettingen», riferisce il responsabile regionale Robert Lussi. Per network Basilea, i nuovi statuti non comportano alcun onere aggiuntivo.
Lo stesso vale per i soci della Svizzera centrale che si sono incontrati il 30 gennaio all’Hotel Wilder Mann. Tutte le nuove regole venivano già applicate prima, afferma il responsabile regionale Stephan Bitzi. Con circa un’ora di riunione, sono sempre abbastanza efficienti. «Dal momento che sono molti i soci che partecipano all’AR, nasce sempre uno scambio vivace in occasione dell’aperitivo rinforzato che segue l’AR».
Gli zurighesi hanno vissuto la propria AR del 20 marzo in modo non molto diverso: le uniche novità degne di nota sono l’elezione degli scrutatori all’inizio e la nomina delle varie funzioni con elezioni individuali, afferma il co-responsabile regionale Peter Sahli. «Purtroppo non siamo riusciti ad occupare tutti i ruoli e ora dobbiamo pensare a come soddisfare le esigenze dei soci di Zurigo con una direzione regionale ridotta».
Più lavoro di cancelleria a Losanna
I soci di network di Losanna si sono incontrati già l’11 gennaio per la loro AR (vedi foto sotto). «La sfida più grande per noi è stata la stesura del verbale», afferma Raphaël Hatem, responsabile regionale di network Vaud. «In precedenza non gli davamo molta importanza. Quest’anno l’abbiamo redatto con cura, il che è stato molto utile». Questo rappresenta un certo sforzo in più rispetto al passato, in particolare più lavoro di cancelleria. Dato che la direzione regionale collabora bene, si procede comunque in tempi relativamente rapidi.
E comunque gli altri «nuovi» aspetti erano già una pratica comune anche tra i soci di Losanna. «Ci fa comunque piacere che questi elementi, insieme alle nuove linee guida, ci sostengano ulteriormente e contribuiscano a rafforzare la struttura delle assemblee regionali di network».