Gilles Stöcklin è uno specialista informatico presso Tamoil: non mancano quindi gli argomenti di conversazione. Nell’intervista, il nuovo socio del gruppo regionale di Losanna parla tra l’altro di IA e petrolio.
Gilles, sei entrato in network insieme a tuo marito Diego. Che cosa vi ha portato a fare questa scelta?
Diego ha lavorato per 10 anni nel Comitato Internazionale della Croce Rossa: un’esperienza che ha fortemente influenzato il nostro atteggiamento verso l’uguaglianza e l’inclusione. Sono valori che abbiamo ritrovato in network. Fino al 2019 ho condotto una vita esclusivamente «eterosessuale». Poi ho poi scoperto il mondo LGBTI, esplorato nuove dimensioni di me stesso e ho conosciuto Diego. Nel 2022 ci siamo sposati. Dopo che abbiamo reso pubblica la nostra relazione, abbiamo sentito il bisogno di uno spazio in cui vivere i nostri valori senza paura di essere giudicati e fare nuove amicizie sincere. Per questo siamo entrati in network. Per noi è più di una semplice associazione: è un ambiente di comunità e ispirazione in cui ci sentiamo completamente a casa.
Cosa ti piace del gruppo regionale di Losanna?
Le buone conversazioni, lo spirito di comunità, l’atmosfera di apertura e di rispetto, la varietà dei percorsi di vita e delle esperienze. Ogni socio possiede una prospettiva unica che arricchisce le discussioni e stimola la riflessione collettiva.
Wow, se network avesse mai bisogno di un buon testimonial per una campagna pubblicitaria, saresti la persona giusta!
Grazie! (ride)
Sei direttore IT di Tamoil Svizzera. La tua azienda vende quindi prodotti di cui molte persone vorranno fare a meno in futuro…
Siamo consapevoli delle aspettative da parte della società e della politica: ogni anno registriamo una contrazione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati. Sebbene Tamoil sia radicata nel settore dei combustibili fossili, ha già avviato gradualmente una svolta energetica strategica. Per esempio, nelle nostre stazioni di servizio installiamo impianti fotovoltaici. Inoltre, con le stazioni di ricarica desideriamo svolgere un ruolo chiave nel promuovere la crescita della mobilità elettrica in Svizzera. Le acquisizioni e gli investimenti più recenti in tecnologie sostenibili di riscaldamento e isolamento evidenziano questa ricerca di diversificazione.
Come vedi il futuro ruolo dei combustibili fossili nella nostra società?
Soprattutto il petrolio rimarrà ancora a lungo indispensabile per l’umanità. Come materia prima per la plastica, riveste un ruolo importante per i materiali di imballaggio o i componenti elettronici. Inoltre rappresenta la base di lubrificanti, guaine bituminose e fertilizzanti. Viene utilizzato anche nella produzione di poliestere e talvolta persino di medicamenti. Una riduzione graduale della dipendenza dal petrolio è tuttavia importante ed è già in pieno svolgimento. Penso, per esempio, ai carburanti come E5, B7 o E85, che integrano i combustibili fossili con componenti rinnovabili provenienti da oli vegetali o grassi animali riciclati. In parallelo si promuove anche l’uso delle celle a combustibile, che utilizzano l’idrogeno come fonte di energia. Grazie a tali innovazioni, l’utilizzo del petrolio come fonte di energia diminuirà, anche se questo processo potrebbe richiedere ancora decenni.
Come specialista IT ti vengono sicuramente poste molte domande sull’IA al momento. Adesso ne arriva un’altra: come cambierà l’intelligenza artificiale il mondo del lavoro?
L’IA supera persino gli effetti che ha avuto a suo tempo l’avvento di Internet. Le carriere diventano più dinamiche e richiedono un adeguamento costante così come una maggiore flessibilità. Sorgono nuovi posti di lavoro in ambiti tecnologici come data engineering, sicurezza, etica o lo sviluppo di modelli di IA. Molti compiti ripetitivi e basati su regole vengono automatizzati: contabilità, registrazione di dati, servizio clienti e persino alcune attività legali o mediche.
Dall’altra parte dello spettro creativo, tuttavia, l’IA svolge anche un numero sempre maggiore di compiti.
Esatto, può generare idee per contenuti, modificare video, comporre musica, progettare disegni. Ridefinirà probabilmente la nostra concezione della creatività.
Alcune persone ne sono spaventate.
È normale. Ma è importante confrontarsi con questa realtà e integrare questi strumenti nella vita professionale. Mantenersi aggiornati sui progressi tecnici, aumentare l’intelligenza emotiva e la versatilità e prevedere i cambiamenti futuri. Questi saranno fattori decisivi per gestire questa transizione con serenità e mantenere la competitività.
Concludiamo con una nota di allegria: che gusti musicali hai?
Spaziano dai canti gregoriani al pop fino alla musica da film. Ho una grande predilezione per la musica classica, in particolare per la polifonia vocale e le opere. Adoro le opere leggere e giocose di Jacques Offenbach. Mettono abilmente in luce le debolezze della borghesia, le assurdità delle istituzioni politiche e l’ipocrisia del Secondo Impero: tratti che si possono ritrovare anche nella nostra società odierna.
Fai musica anche tu?
Faccio attivamente parte dei due ensemble Choral de la Côte e Voix en Fête. Per me la musica è un catalizzatore emotivo: rafforza le mie emozioni e mi aiuta a esprimere sentimenti complessi che sono difficili da tradurre in parole.