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Riforma strutturale 11.4.22

Un’associazione con competenze regolamentate

Più partecipazione
Più partecipazione

Il gruppo di lavoro «Struttura di Network 2.0» sta elaborando una proposta volta ad accordare maggiori libertà decisionali alle regioni. Per la sua formalizzazione occorrerà probabilmente attendere l’AG 2023.

In occasione del retreat nazionale di Andermatt si è convenuto che fosse necessario rivedere l’assetto di Network. A tal fine, è stato istituito il gruppo di lavoro «Struttura di Network 2.0». Il portavoce del gruppo, il socio zurighese di Network Daniel Bruttin, spiega i motivi alla base della costituzione del gruppo: «Molti soci di Network sono attualmente insoddisfatti, perché l’associazione viene gestita dall’alto e i singoli membri vengono coinvolti poco o troppo poco nelle decisioni. Per essere coinvolti, occorre rivestire una carica ufficiale nel Consiglio direttivo o nella direzione regionale».

Inoltre, si lamenta il fatto che al Consiglio direttivo spettino molte competenze e alla direzione regionale soltanto alcune. Singole direzioni regionali si sono effettivamente concesse determinate libertà decisionali; tuttavia, poiché alcune competenze non sono disciplinate in modo ufficiale e ricadono in parte sul singolo individuo, non sono mancati in passato momenti di incertezza e incomprensioni, spiega Daniel per poi aggiungere: «L’obiettivo del gruppo di lavoro è definire un possibile nuovo assetto, in modo che le competenze vengano disciplinate in modo chiaro e non ricadano più sul singolo». La questione non si limita però soltanto a un gruppo di lavoro composto da sette persone chiamate a decidere quale sarà l’assetto dell’associazione in futuro; piuttosto, si spera che altri soci interessati decidano di partecipare. A tal fine, il gruppo di lavoro ha lanciato un sondaggio all’inizio del mese. Tramite la segreteria, tutti i membri del Consiglio direttivo, tutti i responsabili dei gruppi di lavoro e le direzioni regionali sono stati invitati a pronunciarsi in merito alla questione. «A seconda di quello che sarà l’esito», afferma Daniel, «in una seconda fase verrà svolto un altro sondaggio volto a raccogliere il parere, per esempio, di tutti i soci».

Tuttavia, come egli stesso ammette, fino all’AG di Bad Ragaz il gruppo di lavoro non avrà di certo il tempo per procedere in tal senso. Del resto, per permettergli di portare avanti le sue attività, è stata anche ritirata una richiesta di modifica dello statuto elaborata dal Consiglio direttivo per rendere più indipendenti i gruppi e le direzioni regionali. Questo per evitare di essere precipitosi e aspettare insieme i risultati e le proposte del gruppo di lavoro.

«Dall’altro lato, questo progetto ha una certa urgenza e non vogliamo neanche stare a lavorarci per cinque anni», afferma Daniel. È fiducioso che entro l’AG 2023 possa essere presentata ai soci una proposta definitiva e, contestualmente, una richiesta di modifica dello statuto.

Testo: Michel Bossart
Traduzione: Angelo Caltagirone
Foto: iStockphoto

 

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