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Nuova direzione regionale 9.3.22

Dall’impegno per il label alla guida del gruppo regionale

Stephan Bitzi si attende un’esperienza entusiasmante e proficua con Network
Stephan Bitzi si attende un’esperienza entusiasmante e proficua con Network

Dall’inizio di febbraio, Stephan Bitzi è a capo del gruppo regionale della Svizzera centrale. Il socio di Network mira con grande entusiasmo a promuovere una maggiore adesione e a rinnovare la composizione del gruppo.

Negli ultimi cinque anni, il gruppo regionale della Svizzera centrale è stato guidato da Michael Müller che, all’ultima assemblea regionale svoltasi a inizio febbraio, ha passato il testimone a Stephan Bitzi. Quarantenne economista, Stephan lavora come project manager presso Ascensori Schindler SA a Ebikon ed è entrato a far parte di Network nel 2020. È membro della commissione Diversity presso la sua azienda e si è impegnato per la candidatura e l’ottenimento del label Swiss LGBTI da parte di Ascensori Schindler SA. Ricordando questa esperienza, ci racconta: «Conoscevo già Network, ma è stato solo quando come azienda ci siamo candidati a ricevere il label che ho iniziato a pensare di diventare socio.»

Come tutti i soci, Stephan è stato prima ospite e poi simpatizzante, per entrare quindi a pieno titolo in Network due anni fa, nel bel mezzo della pandemia. «Fino al retreat di Andermatt avevo partecipato solo a eventi nella Svizzera centrale e in alcuni casi solo virtualmente», afferma. In altre parole, il retreat è stato il primo evento nazionale a cui ha preso parte e lo ha trovato estremamente interessante e stimolante. «Tendo a esprimere molto rapidamente la mia opinione su un argomento», spiega; quindi, non ha avuto alcuna difficoltà a confrontarsi subito con gli altri soci di Network sul futuro e l’orientamento dell’associazione.

Sui motivi che lo spingono a dare il massimo come responsabile regionale della Svizzera centrale, Stephan si esprime così: «Da un lato, l’attività associativa di Network mi entusiasma. Oltre alla vita dell’associazione, facciamo del nostro meglio anche per promuovere gli interessi della comunità.» Il matrimonio per tutti è un esempio, ma cita anche le iniziative di Network in alcuni Paesi dell’Europa orientale. Ma c’è di più: «Guidare un gruppo che non si occupa principalmente di guadagnare denaro è per me un compito estremamente stimolante, ben lontano da quella che è la mia vita professionale. Imparerò sicuramente molto da questa esperienza.»

Stando alle parole di Stephan, il gruppo regionale, che conta 35 soci, procede bene e funziona alla grande; naturalmente gli piacerebbe dare anche la propria impronta a questo nuovo corso, ma al momento il suo obiettivo essenziale è attrarre nuovi soci. A questo proposito vorrebbe puntare su una buona combinazione di età, profili professionali e background diversi: «È così che si generano discussioni stimolanti e fruttuose», spiega convinto.

Stephan è soddisfatto dei risultati raggiunti finora da Network. «Ora dobbiamo consolidare tutto questo nella società.» Per il futuro gli piace immaginare un nuovo volto di Network, privo delle strutture gerarchiche tradizionali, ma senza tuttavia voler abolire i gruppi regionali. «Penso che potremmo costruire un networking ancora più solido tra noi e in tutto il territorio svizzero», spiega Stephan.

Testo: Michel Bossart
Traduzione: Angelo Caltagirone

 

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