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28° Club Dinner 14.12.22

Dinner con l’ambasciatore degli Stati Uniti (e le sue guardie del corpo)

Da sinistra a destra: il co-organizzatore Hansruedi Zellweger
Da sinistra a destra: il co-organizzatore Hansruedi Zellweger

Per la prima volta a Berna
Anche se l’evento si è svolto in inglese a causa della lista di ospiti internazionali, era presente un numero da record di 135 partecipanti provenienti da tutta la Svizzera, tra cui numerosi ospiti. Un’altra novità dell’evento è stata la location: il Club Dinner si è svolto per la prima volta al di fuori di Zurigo.

Ha contribuito a creare l’atmosfera adatta nella sala del Burgerrat di Berna la splendida decorazione floreale sponsorizzata dal socio di Network Mario Burkhart. Il socio di Network Christian Michel, a sua volta, ha sponsorizzato l’aperitivo, ma purtroppo non ne ha beneficiato: era in viaggio d’affari in Australia.

Dalla lotta LGBTI all’attivismo
Hansruedi ha percepito l’ambasciatore degli Stati Uniti come una persona affabile e interessata, che si è preso tempo per brevi conversazioni ed è stato disponibile anche per qualche selfie. E che impressione ha avuto Niklaus Nuspliger del suo interlocutore? È stato diplomatico come ci si attende da un diplomatico oppure Niklaus è riuscito ad attirarlo fuori dal guscio? L’ambasciatore lo ha colpito, dice Niklaus. Ha risposto in modo rilassato alle domande personali, ma si è espresso con cautela su questioni politicamente più delicate.

«È molto difficile per me immaginare di dover passare da un giorno all’altro dalla lotta per i diritti LGBTI al servizio diplomatico», ha detto Niklaus. «Ma dopo appena undici mesi nella sua posizione mi è sembrato un ambasciatore esperto, capace di intrattenere bene, ma anche di soppesare molto abilmente le sue parole.»

Il prossimo anno il Club Dinner proseguirà il suo viaggio in Svizzera al di fuori di Zurigo. Come rivela Hansruedi Zellweger, gli organizzatori sono già in contatto con colleghi di Basilea e della Svizzera romanda. «Ma non possiamo e non vogliamo svelare di più.»

Testo: Silvan Hess
Traduzione: Angelo Caltagirone

 

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