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Visita guidata alla Centrale elettrica 14.12.22

Dove i rifiuti diventano elettricità

16 soci di Network hanno ispezionato la centrale elettrica. Il dress code: da cantiere. (foto: Dominic Nellen)
16 soci di Network hanno ispezionato la centrale elettrica. Il dress code: da cantiere. (foto: Dominic Nellen)

L’8 novembre, il gruppo regionale di Berna ha visitato la Centrale elettrica di Forsthaus e ha appreso come i rifiuti vengono trasformati in elettricità e calore per il teleriscaldamento. Il casco era obbligatorio, l’aperitivo invece è stato un inatteso fuori programma.

Carenza di elettricità, mancanza di gas, olio combustibile costoso: la crisi energetica preoccupa le persone in Svizzera e in tutto il mondo. Quando lo scorso aprile Dominic Nellen e il gruppo regionale di Berna hanno pianificato la visita guidata della Centrale elettrica di Forsthaus, non sapevano ancora che il tema dell’energia sarebbe stato di grande rilevanza geopolitica il giorno dell’escursione.

Un’avventura pericolosa?
Essendo membro dei pompieri di milizia, Dominic è spesso nel quartier generale del corpo dei vigili del fuoco bernese, che a sua volta si trova nelle immediate vicinanze della centrale elettrica. Per questo passa spesso da quelle parti e già da molto tempo aveva il desiderio di dare un’occhiata dietro le quinte, racconta Dominic. Alla fine, è riuscito ad entusiasmare altri 15 soci di Network all’idea di una visita guidata di circa due ore.

L’invito non sembrava del tutto innocuo e prometteva un certo brivido: «Partecipazione a proprio rischio e pericolo», recitava. «Casco da costruzione e gilet ad alta visibilità sono a disposizione e obbligatori.» Alla fine l’escursione non si è rivelata poi tanto rischiosa, afferma Dominic. «Ma, come in un cantiere, può sempre succedere qualcosa. E bisogna essere buoni camminatori!»

Prima dell’inizio del tour, sono stati forniti alcuni fatti e cifre su Energie Wasser Bern (EWB). La centrale, completata nel 2013, riunisce tre impianti sotto lo stesso tetto: l’impianto di sfruttamento dei rifiuti è collegato a una centrale di riscaldamento a legna e a una centrale combinata a gas e vapore. Rifiuti, legname regionale e gas naturale vengono trasformati in elettricità, vapore e calore per il teleriscaldamento.

Spazzatura invece che orsetti di peluche
I rifiuti sono onnipresenti nella centrale elettrica e sono percepibili con tutti sensi, come Dominic ha avuto modo di apprendere. Dappertutto si sente il puzzo del «rüt» (immondizia). Non c’è da stupirsi, visto che qui finisce la spazzatura della città di Berna e di 20 comuni del Canton Berna. Il gruppo ha appreso che soprattutto i materiali non combustibili presenti nei rifiuti rendono più difficile il lavoro di smaltimento, come il calcestruzzo, i materiali isolanti e l’alluminio.

Attraverso grandi finestre, i soci di Network hanno potuto osservare le diverse tappe del processo di incenerimento dei rifiuti. Hanno visitato la centrale di comando e visto enormi tubi, turbine e una gru. Quest’ultima, secondo Dominic, con il suo «artiglio» ricorda le pinze delle macchinette acchiappa-premi con animaletti di peluche. Questa gru ha probabilmente più successo, ma non afferra un tenero orsacchiotto, bensì un carico di spazzatura.

Un aperitivo inaspettato
In ultima analisi la crisi energetica è stata in effetti un tema marginale, probabilmente perché la centrale elettrica può di fatto aumentare solo in misura limitata le sue prestazioni a causa delle risorse utilizzate. In caso di carenza di energia elettrica sono tuttavia disponibili due generatori, che integrano l’immissione di energia nella rete di Swissgrid. Inoltre, il gruppo si è informato sulle trivellazioni di prova attualmente in corso. L’obiettivo del progetto è di immagazzinare in profondità il calore di recupero inutilizzato in estate, ossia negli strati di arenaria.

Alla fine c’è stata un’altra sorpresa: «In realtà l’evento sarebbe dovuto giungere al termine dopo la visita guidata», afferma Dominic. «Ma visto che un altro gruppo aveva rinunciato al rinfresco, per altro già pagato, abbiamo concluso il giro con un aperitivo del tutto inaspettato!»

Intervista: Silvan Hess
Traduzione: Angelo Caltagirone
 

 

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