Mondo del lavoro 9.9.19
Due soci di Network ospiti di Procter & Gamble

Il 25 giugno i due soci di Network Thierry Apothéloz e Raphael Hatem sono intervenuti presso Procter & Gamble in occasione di una manifestazione informativa sull’omofobia, la tutela contro la discriminazione e il label Swiss LGBTI per le aziende.
Nell’ambito del Geneva Pride, la multinazionale americana di beni di consumo Procter & Gamble (P&G) ha organizzato il 25 giugno una serata cinematografica con forum. Nella prima parte della serata è stato proiettato il cortometraggio “Out of the Shadows”, prodotto dalla stessa P&G che ripercorre la storia di un gruppo di collaboratori lesbiche e gay, fortemente impegnati negli anni ‘90 per la parità dei diritti dei collaboratori omosessuali di P&G. Alla discussione dopo la proiezione ha partecipato anche il consigliere di Stato di Ginevra Thierry Apothéloz. Il quotidiano economico romando FER (Fédération des Entreprises Romandes) del 19 agosto riporta il contributo del consigliere: «L’orientamento sessuale di una persona non cambia la sua creatività né le sue competenze e il fatto che se ne parli rappresenta già un’anomalia.» Si è detto dispiaciuto del fatto che nel XXI° secolo l’omofobia rappresenti ancora un problema e ha citato, fra l’altro, l’attentato a un club LGBTIQ a Orlando nel 2016. Thierry ha poi colto l’occasione per richiamare l’attenzione sull’iniziativa di Mathias Reynard (PS), che vuole rendere punibile qualsiasi discriminazione basata sull’orientamento sessuale. «È grave che questo fatto rappresenti un problema per una parte della popolazione. Siamo di fronte a un dibattito inquietante», ha aggiunto.
Successivamente, la discussione si è spostata sul label Swiss LGBTI. Fra gli ospiti c’era anche Raphael Hatem, responsabile regionale di Losanna e ambasciatore del label per la Svizzera romanda. Nel suo intervento ha ricordato che ci sono voluti dieci anni prima che il label Swiss LGBTI fosse assegnato per la prima volta nel 2019. Si è detto molto felice che grandi aziende come Credit Suisse e le FFS lo abbiano ricevuto lo scorso giugno a Zurigo, ma ha anche sottolineato che per promuovere la parità di diritti è necessario che il label venga assegnato a un numero sempre crescente di società e soprattutto di piccole imprese.
Astrud Steuernagel-Seager, responsabile delle risorse umane di P&G, ha tirato infine le conclusioni: «Oltre a perseguire una politica delle pari opportunità, è necessario che vi siano degli sviluppi concreti, all’interno delle aziende e fuori da esse. E P&G ha all’attivo già alcune misure, come il congedo parentale per tutti o le toilette neutre.»
Testo: Michel Bossart
Traduzione: Angelo Caltagirone