In primo piano 8.10.22
«È emozionante presentare al mondo un pezzo del mio Paese»

Christof Rigert è socio di Network da fine agosto. Quando non è in viaggio d’affari come Sales Manager per il settore alberghiero e MICE, lavora a 2132 metri di altitudine.
Christof, come hai trovato Network?
Nell’ambito della mia attività professionale come Sales Manager nel settore alberghiero, ho conosciuto Reto Konrad, del gruppo regionale di Berna. Lui mi ha detto che Network faceva per me e mi ha messo in contatto con il gruppo regionale della mia zona di residenza, cioè la Svizzera centrale. Il primo evento a cui ho partecipato è stato il pranzo di Natale del 2021 al «Wilden Mann» di Lucerna. Mi sono sentito a mio agio fin dal primo momento e ho intrattenuto conversazioni interessanti su tematiche come la politica o la situazione mondiale attuale.
Allora Reto aveva ragione: Network fa per te!
Assolutamente! Mi piace il fatto che includa persone con background molto diversi e permetta così di conoscere personalità che altrimenti non si sarebbero mai incontrate, con cui coltivare un rapporto anche al di fuori delle attività associative. Mi sono proposto di frequentare sempre più eventi nazionali, per conoscere ancora più volti nuovi.
Dato il tuo profilo professionale, ti piacerebbe assumere un ruolo attivo nell’associazione?
Poiché viaggio molto per lavoro, purtroppo non è così semplice. Ma mi piacerebbe partecipare all’organizzazione della prossima Assemblea generale, che come è noto si svolgerà a Lucerna. Sarebbe un’idea proporre un’escursione facoltativa al Pilatus, dove lavoro.
Qual è la situazione attuale nel settore svizzero del turismo e del MICE?
Si percepisce molto il bisogno di recuperare il tempo perduto. Le persone vogliono tornare a incontrarsi di persona a meeting e conferenze; lo stesso vale anche per i miei eventi di vendita. Per questo al momento viaggio per lavoro in media uno o due giorni alla settimana, soprattutto nel Regno Unito, in Germania e nei paesi del Benelux. Trovo emozionante poter presentare al mondo un pezzo del mio Paese. Per me è molto più stimolante che restare sempre in ufficio come durante la pandemia di coronavirus.
Quindi l’era delle riunioni su Zoom è già finita?
Noi sul Pilatus, per quanto riguarda l’organizzazione di eventi, non riscontriamo alcun calo della domanda rispetto all’era pre-coronavirus. Credo il motivo sia che non offriamo solo un luogo per organizzare riunioni, ma vere e proprie esperienze. Per esempio, in un programma quadro di formazione dei team è possibile inserire una visita al nostro parco avventura. Qui si trova molto più di un semplice spazio con infrastruttura tecnica, facilmente sostituibile con una riunione online.
Sul tuo profilo su Intranet, a proposito di hobby hai scritto semplicemente «escursionismo». Ti rimane molto tempo per questa attività?
Allora devo aggiornare il mio profilo. (Ride). Durante l’emergenza coronavirus in particolare ho praticato «Hike to Work». In poche parole, io e il mio collega di lavoro partiamo alle cinque di mattina dalla stazione a valle di Kriens, e lungo la strada abbiamo il privilegio di ammirare un’alba incantevole sul Lago dei Quattro Cantoni e, con un po’ di fortuna, di incrociare stambecchi o altri animali selvatici. Una volta giunti in cima ci resta il tempo per un caffè e una doccia veloce, prima di iniziare il servizio in piena forma alle 8. Vivere il Pilatus sulla mia pelle ha un valore inestimabile per me.
Intervista: Silvan Hess
Traduzione: Angelo Caltagirone