In primo piano 13.6.22
«Non c’è nulla di più emozionante delle persone e delle loro storie»

Il gruppo regionale di Zurigo accoglie tra le sue fila una persona impegnata su vari fronti: Gregor Fritzen, consulente per il marketing digitale, è impegnato contro lo spreco alimentare e, quando vuole, sa essere provocatorio al punto giusto.
Come hai scoperto Network?
Tutto è iniziato con una ricerca su Google. Nel 2013 mi sono trasferito da Colonia a Zurigo perché mi sono innamorato della città. Siccome volevo allargare la mia cerchia di amici gay e fare rete, ho cercato su Google: «rete gay». Sono finito sul sito di Network, che mi ha subito incuriosito, perché per me non c’è nulla di più emozionante delle persone e delle loro storie.
Hai già incontrato persone interessanti all’interno di Network?
Certamente. Ogni aperitivo a cui ho partecipato è stato un’occasione per fare conversazioni stimolanti. Sono eventi che riuniscono persone molto diverse tra loro, aspetto che ritengo estremamente positivo. Ho notato che nell’associazione ci sono anche persone che all’inizio tendono a stare in disparte senza dare troppa confidenza. E devo dire che mi diverte provare a farle uscire dal loro guscio facendo qualche battuta, ovviamente con tutte le buone intenzioni. (Ride) Sono semplicemente una persona a cui piace chiacchierare. Ma anche ascoltare.
Anche i tuoi amici ti descriverebbero così?
Probabilmente aggiungerebbero che non sto mai zitto. Però credo sappiano anche che sono comunque una persona attenta e che l’affidabilità e la responsabilità sono per me valori imprescindibili.
Sei socio di Network da fine marzo, ma ti sei impegnato per l’associazione già quando non facevi ancora parte.
Esatto, al retreat di Zurigo dello scorso autunno ho lanciato l’idea di costituire un gruppo di lavoro. La nostra campagna intende richiamare l’attenzione sulla violenza omofoba e transfobica a Zurigo e, al contempo, accrescere la visibilità di Network. Con la mia azienda [gfpunkt] GmbH mi sono occupato dei manifesti e del relativo sito web.
Per lavoro offri consulenza nel campo dell’e-business e servizi Internet: qual è stato l’incarico più importante che hai svolto?
Prima di mettermi in proprio nel 2004, ho contribuito alla crescita del più grande provider di servizi Internet d’Europa. A partire dal 1997, anno in cui Internet è realmente decollato, abbiamo realizzato i primi siti web di grandi assicurazioni e banche. Erano tempi decisamente stimolanti. Quello che mi sta più a cuore, però, è il mio impegno volontario per la Tavola Svizzera [CH1 , per cui mi occupo dei siti web e di tutto l’aspetto dei social media. Penso che tutti dovrebbero impegnarsi per una buona causa: io ho scelto la povertà e lo spreco alimentare. Me ne occupavo già quando vivevo a Colonia. In Svizzera però la povertà è più stigmatizzata.
In che senso?
In Germania è maggiormente visibile, anche sui media. In Svizzera è un argomento tabù. Quasi nessuno sa che in questo Paese oltre l’8% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà.
Quindi è dal 1997 che ti occupi di Internet. In che direzione stanno andando i social media e l’Internet marketing?
Al momento si sta affermando una tendenza a favore delle immagini animate, ma come tutto ciò che riguarda il mondo di Internet, anche questo potrebbe cambiare molto repentinamente. Come azienda, è importante mantenere una visione d’insieme e conoscere i propri gruppi target.
E quando non sei al lavoro…
…potresti incontrarmi in una galleria d’arte. O anche a una festa fino a tarda notte. In più, amo la barca a vela.
Allora ti rivolgo la stessa domanda che ti ho fatto riguardo a Internet: in che direzione vai?
La prossima crociera sarà in Grecia!
Intervista: Silvan Hess
Traduzione: Angelo Caltagirone