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«Oggi è più che mai necessario un confronto aperto»

Chris Altmikus
Chris Altmikus

Per Chris Altmikus il dialogo svolge un ruolo centrale, sia nel mondo del lavoro che nella vita privata. Da poco lui e suo marito sono stati ammessi nel gruppo regionale di Losanna.

Chris, non è la prima volta che entri a far parte di Network.
Sì, sono già stato socio qualche anno fa, ma poi mi sono dovuto prendere una pausa piuttosto lunga a causa dei miei impegni professionali. Lo scorso anno mio marito si è riavvicinato all’associazione e così entrambi abbiamo deciso di tornare a esserne soci. Network Losanna è il gruppo giusto per noi, perché riunisce al suo interno molte personalità diverse, offre numerose opportunità di confronto e la sua offerta culturale è decisamente diversificata.

La cultura è anche uno degli hobby che hai indicato nel tuo profilo di Network. A quali eventi culturali è possibile incontrarti?
La cultura non è solo qualcosa di ufficiale. Ovviamente ogni tanto mi piace anche visitare musei, andare a teatro o a concerti. Ma la cultura può essere vissuta anche in contesti più ristretti: quando ci si incontra tra amici, quando siamo fuori casa, quando si viaggia, quando ci si confronta, quando si mangia insieme e così via. Per questo per me casa è ovunque io possa stare insieme ai miei amici più cari.

Tra i tuoi hobby citi anche il «débat», un passione piuttosto insolita. Se volessimo tradurlo in italiano parleremmo di «dibattito», potresti spiegarci cosa intendi?
Forse dovrei usare il termine «dialogo». Il confronto aperto, volto alla scoperta, oggi è più che mai necessario per trovare insieme nuove soluzioni. Anche oltre i confini personali e nazionali. Anche quando siamo in giro con il gruppo regionale cerco di promuovere questo confronto. In questi casi non mi interessa filosofeggiare su come cambiare il mondo, ma piuttosto discutere in modo pragmatico per trovare nuove possibilità.

A proposito di «confini nazionali»: hai vissuto e lavorato in diversi Paesi. Potresti raccontarci brevemente il tuo percorso?
A 16 anni sono stato in Canada per un soggiorno di studio, durante gli anni dell’università (e poi più volte dopo) sono andato in Australia. Alla fine sono arrivato a Parigi, dove 30 anni fa ho conosciuto mio marito. In seguito abbiamo fatto tappa in altre città della Francia, poi a Bruxelles e infine a Losanna, per la precisione a Grandvaux. Abitiamo qui da quasi 20 anni ormai e abbiamo anche ottenuto la cittadinanza svizzera.

Le esperienze che hai fatto a contatto con altre culture ti hanno segnato?
Molti di questi soggiorni sono durati da tre o sei mesi fino a diversi anni. Ma non ho mai voluto fare il «turista». Mi sono sempre posto come obiettivo quello di integrarmi nella cultura del Paese in cui mi trovavo e questo ha influito molto su chi sono oggi.

In che senso?
Credo di aver sviluppato un mix di apertura, disinvoltura e mancanza di pregiudizio quando conosco altre persone. E una certa curiosità, spontaneità e talvolta anche bricconeria quasi infantile…

Questi tratti del tuo carattere sicuramente ti aiuteranno anche a livello professionale. Puoi spiegarci di cosa ti occupi con la tua azienda iDeA-Link?
Sono un catalizzatore di processi di cambiamento nelle organizzazioni. Mi occupo soprattutto delle interazioni tra le persone all’interno di team o a livello aziendale. In base alla mia esperienza posso affermare che anche in ambito professionale potremmo relazionarci meglio tra di noi e quindi collaborare anche decisamente meglio. Per questo mi occupo principalmente di temi legati alla cultura aziendale, alla sicurezza psicologica e alla costruzione di team altamente performanti. Team e organizzazioni devono imparare a considerare la diversità un valore aggiunto, perché in molti casi, soprattutto all’inizio, ciò che è diverso da noi genera attriti tra le persone. La diversità invece dovrebbe spingerci a mostrare maggiore interesse l’uno verso l’altro e le unicità degli altri membri del team dovrebbero essere considerate delle risorse in grado di arricchire la squadra.

Intervista: Silvan Hess
Traduzione: Angelo Caltagirone

 

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