Label Swiss LGBTI 9.10.20
Sono ormai 21 le aziende con il label Swiss LGBTI

Finalmente: il 14 settembre a Ginevra, in condizioni particolari, sono stati assegnati i primi Label Swiss LGBTI della Svizzera romanda. Nestlé, Firmenich e JTI sono le aziende insignite del label.
Raphaël Hatem, responsabile del gruppo regionale di Losanna e ambasciatore del label per la Svizzera romanda, è contento che si sia potuta tenere la prima assegnazione del label nella regione, nonostante l’annullamento del Pride. L’incontro di lunedì 14 settembre è stato scandito da una cerimonia e da una tavola rotonda nel centro di Ginevra. «Erano presenti tra i 40 e i 45 invitati, e la stampa», spiega Raphaël, e l’evento è stato anche trasmesso su Facebook, dove circa 50 spettatori l’hanno seguito in diretta.» Il bilancio di Raphaël è positivo: «L’evento si è tenuto in condizioni difficili, ma tutto è andato bene e l’atmosfera era positiva.»
Le seguenti aziende possono fregiarsi ora del label Swiss LGBTI:
Abbiamo chiesto a JTI e Nestlé quanto possono sentirsi protetti e sicuri i loro collaboratori LGBTI sul posto di lavoro.
Japan Tobacco International
Aleks, nella sede centrale di JTI a Ginevra c’è una rete LGBT+. Da quando esiste questo gruppo e quali sono le sue attività?
I collaboratori e le collaboratrici hanno fondato PRIDE at HQ 2019, come estensione della nostra rete globale di inclusione LGBT+; il gruppo conta ormai più di 200 membri. Lo scopo di questa rete è quello di riunire persone provenienti da tutti i livelli di JTI, che appartengano direttamente alla comunità o che siano ad essa collegate. Il gruppo lavora alla sensibilizzazione e organizza attività sociali per i suoi componenti. Recentemente ha pubblicato una guida su come organizzare un ERG (Employee Resource Groupe) PRIDE presso JTI. A tal fine collabora con Dialogai.
Perché JTI è un buon datore di lavoro per i collaboratori della comunità LGBTI?
Il sostegno ai nostri collaboratori LGBT+ è di fondamentale importanza se vogliamo creare un’organizzazione paritaria in cui tutti siano in grado di dare il meglio. L’esperienza dei collaboratori di JTI è inclusiva – disponiamo di un congedo familiare di 20 settimane in tutto il mondo. Il congedo non è concesso solo in caso di nascita naturale, ma anche in caso di adozioni e maternità surrogata, indipendentemente dal sesso, dall’identità di genere o dall’orientamento sessuale. Inoltre, presso JTI abbiamo ridefinito il concetto di «famiglia». Parliamo ora di «famiglia di elezione»: questo significa che possono essere presi in considerazione anche gli interessi dei collaboratori LGBT+ e dei loro familiari.
I prodotti di JTI sono distribuiti in 130 paesi in tutto il mondo. Non tutti questi paesi sono favorevoli alle persone LGBT, in alcuni i membri della comunità sono addirittura perseguitati. Qual è l’impegno di JTI in tal senso a livello globale?
L’inclusione LGBT+ è un pilastro aziendale consolidato di JTI e fa parte della nostra strategia per la diversità e l’inclusione. La nostra missione è quella di creare un porto sicuro all’interno di JTI, in modo che tutti i nostri collaboratori siano accettati e protetti così come sono. In qualsiasi posto al mondo. Tutti i nostri quadri intermedi in tutte le regioni sono formati sull’integrazione LGBT+. Inoltre, ci sono appositi numeri di telefono presso cui gli interessati possono ottenere aiuto. Attualmente stiamo anche sviluppando una piattaforma digitale in cui i collaboratori e le collaboratrici che non hanno fatto coming out possono trovare orientamento e uno spazio sicuro.
Aleks Damchevski, Global Diversity & Inclusion Manager presso JTI
Alla pagina delle carriere di Nestlé, alla voce «Diversità e integrazione», la comunità LGBTI non è menzionata. Perché?
Sul nostro sito web globale, la pagina delle carriere contiene un tab «Diversità e inclusione» che rimanda a un paragrafo apposito sul tema intitolato «Empowering LGBT+ communities». Si possono trovare testimonianze anche nella sezione: « Le nostre storie ». Il nostro sito web svizzero, disponibile solo in francese e in tedesco, si trova al momento in fase di revisione.
Nestlé si è candidata con successo al label Swiss LGBT. Cosa può aspettarsi un collaboratore LGBTI dal suo datore di lavoro?
In qualità di azienda globale e multiculturale, Nestlé si impegna a creare una cultura aziendale, un ambiente e una struttura di leadership che offrano pari opportunità a tutti. Diversità e inclusione fanno parte dei valori aziendali che si basano sul rispetto reciproco. Da sempre promuoviamo una politica di non discriminazione e garantiamo che tutti i lavoratori siano trattati con dignità e rispetto e abbiano accesso alle stesse opportunità.
Ecco di seguito alcuni esempi del nostro impegno:
Nestlé è un’azienda globale che opera anche in paesi in cui la comunità LGBTI non ha diritti o è addirittura perseguitata. Qual è l’impegno della sede centrale in Svizzera a riguardo?
A livello mondiale, Nestlé sostiene gli standard globali di condotta delle Nazioni Unite per le aziende contro la discriminazione delle persone LGBTI. Aumentiamo la consapevolezza per la comunità LGBT+ e lavoriamo con reti esterne, rispettando l’ambiente legale in cui operiamo.
Juliette Montavon, Media Relations Manager presso Nestlé Suisse SA
Test: Michel Bossart
Traduzione: Angelo Caltagirone
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