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Club Dinner 8.10.22

Una cena per conoscere da vicino Corine Mauch

Una conversazione sotto i riflettori: Corine Mauch e Mario Grossniklaus. (Fonte delle immagini: Hansruedi Zellweger)
Una conversazione sotto i riflettori: Corine Mauch e Mario Grossniklaus. (Fonte delle immagini: Hansruedi Zellweger)

86 ospiti, buon cibo e un dialogo aperto: ecco un resoconto del Club Dinner del 26 settembre con la sindaca di Zurigo Corine Mauch.

Mario Grossniklaus, moderatore del 27° Club Dinner, ha definito l’ospite della serata, Corine Mauch, la nostra «mamma zurighese». Partendo da questo «titolo d’onore», il simpatizzante di Network ha paragonato la sindaca ad Angela Merkel: entrambe traggono energia dal loro lavoro e hanno portato avanti un percorso coerente, mantenendo la loro autenticità e dimostrandosi donne tutte d’un pezzo. Un confronto che in un primo momento ha fatto sorridere Mauch, ma in cui tutto sommato si riconosce.

Un dialogo personale e istruttivo
La «mamma zurighese» attira l’interesse di un ampio pubblico: ai tavoli erano presenti infatti quasi 90 persone. Hansruedi Zellweger, tra gli organizzatori dell’evento, è pienamente soddisfatto e riferisce di «innumerevoli feedback positivi»; il cibo è stato apprezzato da tutti. «E anche il generoso aperitivo offerto da Oliver Fritz ha riscosso un alto gradimento».

Quindi, da un punto di vista gastronomico il Club Dinner è stato un successone. Si può dire lo stesso del dibattito con l’ospite d’onore? «La conversazione tra Corine Mauch e Mario Grossniklaus è stata personale, aperta, divertente e istruttiva», racconta Hansruedi; anche i soci di Network amici della sindaca zurighese hanno scoperto qualcosa di nuovo su di lei.

Corine Mauch ha spiegato quanto sia importante ascoltare e rispettare le opinioni altrui. Ha inoltre chiarito che non si sente un’attivista LGBTI, ma piuttosto una sostenitrice della parità di diritti per tutti i cittadini e le cittadine.

Tanti applausi spontanei
Nella sua lettera di candidatura, la sindaca ha parlato espressamente del suo orientamento sessuale. Il suo pensiero al riguardo è stato: «O vengo eletta per quella che sono, oppure significa che non sono la donna giusta per ricoprire questa carica». Affermazione che, come molte altre nel corso della serata, ha suscitato un applauso spontaneo da parte dei soci di Network presenti.

E come è andato il dibattito con la sindaca dal punto di vista del moderatore? «Durante la serata abbiamo sentito dalla voce di Corine Mauch cose che non si leggono sui giornali», afferma Mario Grossniklaus. «Per esempio, come a volte nel suo lavoro debba mostrare grinta e autorevolezza. Ha rivelato molto anche sui suoi valori e sulla sua personalità, come racconta Mario, positivamente sorpreso dalla schiettezza della sindaca, favorita a suo avviso dall’ottima atmosfera della serata. Anche la stessa Mauch, in chiusura, ha confermato di essersi sentita estremamente a proprio agio al Club Dinner.

Verso l’adesione
Mario Grossniklaus è ufficialmente simpatizzate di Network dal 27 luglio. Ma il presentatore della SRF aveva cominciato a partecipare a eventi di Network sin dall’inizio del 2020. Poi la pandemia gli ha rotto le uova nel paniere. Ora desidera portare avanti il suo percorso, affiancato da due «sponsor fantastici».

«Mi piace entrare in contatto con persone esterne al mio settore», spiega Mario; è un modo per imparare a conoscere mondi e punti di vista sempre diversi. Trova inoltre strabiliante quanto il calendario degli eventi sia sempre vario e ampio.

Prossima cena a Berna
A proposito di «calendario degli eventi»: ci sono novità riguardo al primo Club Dinner al di fuori di Zurigo. «La 28a edizione si svolgerà il 10 novembre al Casinò di Berna», annuncia Hansruedi. Come anticipato nell’ultima newsletter, ci sarà come ospite l’ambasciatore americano Scott C. Miller.

Con Niklaus Nuspliger, corrispondente e autore per la NZZ, Network è riuscita a riconquistare un moderatore di grande prestigio. Gli organizzatori stimano una partecipazione di oltre 100 persone da tutta la Svizzera.

Testo: Silvan Hess
Traduzione: Angelo Caltagirone

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