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Fédération Romande des Associations LGBTIQ 16.9.22

Unire le forze per la comunità

Insieme per la foto di gruppo e per la comunità: l’ultimo incontro a Neuchâtel. Fonte delle immagini: Network Vaud
Insieme per la foto di gruppo e per la comunità: l’ultimo incontro a Neuchâtel. Fonte delle immagini: Network Vaud

La «Fédération Romande des Associations LGBTIQ» è un’associazione di organizzazioni LGBTI della Svizzera romanda. Il rappresentante di Network Raphael Hatem offre uno sguardo sul lavoro dell’associazione.

La «Fédération Romande des Associations LGBTIQ» riunisce intorno a un tavolo tutte le lettere che compongono il famoso acronimo e quindi la nostra comunità. Oltre alle persone lesbiche, gay, bisessuali, non binarie, transgender e intersessuali, sono rappresentate anche le famiglie arcobaleno. Due volte all’anno i/le rappresentanti delle numerose organizzazioni si incontrano in luoghi diversi della Svizzera romanda. Il loro obiettivo è unire le forze e comunicare in modo unitario verso l’esterno.

Già all’inizio degli anni 2000 le organizzazioni LGBTI della Svizzera romanda si incontravano due volte all’anno per uno scambio comune di esperienze. Erano incontri arricchenti, ma non potevano portare a prese di posizione comuni perché non c’erano statuti. Per questo motivo nel 2018 le associazioni LGBTI hanno deciso di cambiare questa situazione e di unirsi ufficialmente. In questo modo la «Fédération Romande» ha acquisito un peso maggiore anche sul piano politico.

Vaiolo delle scimmie e terapia di conversione
L’ultimo incontro si è svolto in presenza il 20 agosto a Neuchâtel, a cui ha partecipato anche il responsabile regionale di Losanna Raphael Hatem come rappresentante di Network Vaud. Un punto importante e urgente dell’ordine del giorno era il vaiolo delle scimmie, come riporta Raphael. In qualità di membri consultivi della «Fédération Romande», sia Aiuto Aids Svizzero che Pink Cross hanno informato i partecipanti all’incontro sugli sviluppi più recenti e sulle ultime conoscenze acquisite sull’argomento.

Un secondo tema importante era la futura legge nazionale che vieta le cosiddette «terapie di conversione». Si tratta di pratiche dannose con le quali i «pazienti» devono essere liberati dalla loro omosessualità. Un tema che interessa attualmente numerosi parlamenti cantonali. Poiché un «patchwork cantonale» non ha molto senso in questo ambito, è in preparazione una soluzione a livello svizzero.

Una voce comune
«L’idea è di parlare con una sola voce», spiega Raphael. «Questo coordinamento ci permette di organizzarci meglio in tutte le regioni della Svizzera francese.» Gli incontri sono inoltre un’ottima occasione per scambiare opinioni sulle prossime manifestazioni programmate dalle organizzazioni partecipanti.

Network rappresenta in questa associazione non solo gli uomini gay, ma, tramite il marchio Swiss LGBTI promosso e sostenuto dall’associazione, anche la diversità e l’inclusione sul posto di lavoro.

Il fatto che l’alleanza funzioni e sia forte è stato dimostrato, per esempio, dalla campagna «Matrimonio civile per tutti», afferma Raphael. La «Fédération Romande» – e quindi automaticamente tutte le sue associazioni – erano rappresentate nel comitato nazionale della campagna. È importante poiché questo consente di coinvolgere anche associazioni che non dispongono di molti mezzi, ritiene Raphael. «Da soli possiamo fare molto, ma insieme siamo più forti.»

Il prossimo incontro della «Fédération Romande des Associations LGBTIQ» si terrà il 10 dicembre 2022 a Delémont.

Testo: Silvan Hess
Traduzione: Angelo Caltagirone

 

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