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Elezioni del Consiglio direttivo 11.4.22

«Confido in una digitalizzazione graduale, che ci avvicini tutti»

Andy Zesiger vuole ampliare l’Intranet entro il 2023.
Andy Zesiger vuole ampliare l’Intranet entro il 2023.

Secondo ogni previsione, il responsabile della Commissione Comunicazione (Comunicazione & IT) sarà eletto membro del Consiglio direttivo in occasione dell’AG di Bad Ragaz. Andy Zesiger, esperto di PR e specialista digitale, ha ben chiaro come dovrebbe essere la comunicazione interna ed esterna di Network.

Anche se il 35enne bernese è entrato a far parte di Network solo nel 2020, Andy Zesiger è già molto conosciuto tra i soci, visto che si è assunto rapidamente la responsabilità delle infrastrutture informatiche e della Commissione IT. In qualità di responsabile della Commissione, è stato presente ad alcune riunioni del Consiglio direttivo, ma solo in qualità di consulente e senza diritto di voto. Adesso le cose cambieranno: all’AG di Bad Ragaz Andy si candida per un seggio nel Consiglio direttivo.

Di recente, sotto la direzione di Andy, le commissioni IT e Comunicazione si sono fuse e hanno dato vita alla Commissione Comunicazione. Il responsabile del canale digitale afferma: «Oggi i due settori sono praticamente interdipendenti. È quindi opportuno che siano stati uniti per sfruttare al meglio tutte le sinergie». La Commissione Comunicazione è composta attualmente da sei soci e intende crescere ulteriormente. «I nostri soci sono tutti molto competenti e motivati; le loro conoscenze tornano utili in ogni ambito di attività», afferma Andy con orgoglio.

Per i prossimi anni la Commissione Comunicazione ha definito le seguenti priorità:

  • modernizzazione del sito web network.ch;
  • aggiornamento della strategia per i social media;
  • nuovi modelli di PowerPoint;
  • idee per un ulteriore sviluppo dell’Intranet;
  • realizzazione di un volantino informativo per simpatizzanti;
  • intensificazione dell’attività mediatica.

Andy racconta: «Nella mia visione Network deve diventare ancora più digitale, ma è importante che questo cambiamento avvenga in modo graduale». L’idea è quella di lanciare sempre e solo soluzioni che possano essere utilizzate da tutti, anche dai soci meno tecnologici. Questo processo dovrebbe essere accompagnato da corsi di formazione, se necessario. Andy si riferisce principalmente all’Intranet e spiega: «Il nostro Intranet al momento è molto ricco, ma piuttosto statico. La mia idea è che col tempo diventi una piattaforma alla quale sia possibile collegarsi facilmente in tutta la Svizzera e in cui far confluire tutte le informazioni relative all’associazione». È prevista, per esempio, l’introduzione di una funzione di chat e di un calendario eventi centralizzato.

Attualmente, alcune informazioni vengono comunicate ai soci tramite i social media, modalità che il bernese non condivide a pieno, perché così facendo le si preclude sempre a molti. «Vorrei che nell’Intranet parlassimo delle attività svolte all’interno dell’associazione e che i social media venissero utilizzati piuttosto per attirare nuovi soci, approfondire la cultura dell’associazione e definire i temi di cui occuparsi», spiega. In particolare, se i soci si collegassero regolarmente all’Intranet sarebbe possibile ridurre al minimo il numero di e-mail. Andy fa per esempio riferimento al calendario eventi. «Oggi, per ogni evento viene spesso inviata anche un’e-mail, tanto che a volte non è facile avere sott’occhio quali eventi si svolgono, quando e dove».

Se gli si chiede quando pensa che tutti questi cambiamenti verranno messi in pratica, Andy risponde sorridendo: «Noi della Commissione Comunicazione siamo molto ambiziosi. Il nuovo sito web dovrebbe essere online già quest’anno. Il nuovo Intranet è invece previsto per il 2023». Tuttavia, molto dipende dalle risorse disponibili.

Andy, che lavora nel Digital Business delle FFS (FFS Mobile, FFS.ch) ed è anche membro del Consiglio direttivo della rete LGBTIQ aziendale (FFS QueerNet), si augura che, alla fine di aprile, i soci di Network ripongano in lui la loro fiducia e lo eleggano nel Consiglio direttivo. In Network trova particolarmente stimolante la componente intergenerazionale. «È bello quando persone di età diversa, ma con realtà di vita simili, si ritrovano in un’associazione come Network e mettono insieme a punto l’agenda (gay)», conclude.

Testo: Michel Bossart
Traduzione: Angelo Caltagirone

 

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