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Progetto cortometraggio 10.5.23

«Der Sprung ins Wir»: progetto cinematografico sull’invecchiamento queer

Andreas C. Meier si è ispirato all’opera di Olivia Krings (a destra) per una scena chiave del suo film (Foto: messa a disposizione)
Andreas C. Meier si è ispirato all’opera di Olivia Krings (a destra) per una scena chiave del suo film (Foto: messa a disposizione)

Con il suo cortometraggio sulle differenze generazionali e sui processi di cambiamento, Andreas C. Meier vuole raggiungere un vasto pubblico queer. Il progetto low budget cerca sostegno attraverso il crowdfunding.

Cambiamento e stasi, città e campagna, giovani e anziani: con il suo progetto di cortometraggio «Der Sprung ins Wir» (Il salto nel noi), Andreas C. Meier pone al centro della sua visione artistica diversi contrasti esplosivi. È la storia di Fabio, 49 anni (interpretato da Thomas Kühl), che in un momento di crisi fugge dalla città, si confronta con le sue esperienze di vita passate e osa intraprendere una nuova avventura. L’incontro con il giovane contadino Nico (Till-Baptiste Römmelt) gli riserva varie sorprese. Ma la differenza di età lo destabilizza. Fino a che punto si spingerà Fabio in questa avventura?

Una danza impertinente
Con questa storia Andreas vuole mostrare come la creatività possa portare movimento in una situazione complicata e che dall’incontro con gli altri spesso emergono nuove soluzioni. Il 62enne, che è socio di queerAltern e ama partecipare agli eventi di Network come ospite, è responsabile della sceneggiatura e della regia del progetto.

Andreas ha alle spalle un’esperienza pluriennale come ballerino e performer, tra l’altro anche come artista dello «Zaccho Dance Theater» di San Francisco e di «räumlich.kollektiv.ch». Ma il mondo del cinema è per lui un territorio inesplorato. Proprio come il suo protagonista, anche lui ha osato intraprendere una nuova avventura.

La danza, come mezzo di espressione, confluirà anche nella sua opera, per esempio in una scena chiave sul bordo dell’acqua. Qui Fabio e Nico si avvicinano per la prima volta. «Il giovane contadino chiede sfacciatamente a Fabio di ballare per lui, ma Fabio rifiuta indignato. A quel punto è Nico che inizia a ballare per lui», racconta Andreas.

Finanziamento collettivo in corso
Il film della durata di 20 minuti dovrebbe essere pronto all’inizio di luglio 2023, dopo sei o sette giorni di riprese. La post-produzione inizierà a settembre, mentre la prima dovrebbe avere luogo in inverno. Andreas intende candidarsi con quest’opera a diversi festival di cortometraggi. Ma fino ad allora, la strada è ancora lunga e passa attraverso un’ambiziosa campagna di crowdfunding: su Gofundme.com devono essere raccolti 20000 franchi. Inoltre, Andreas e il suo team contano di ricevere finanziamenti da parte delle istituzioni per altri 13000 franchi, mentre le altre spese saranno pagate di tasca propria.

Il film rimarrà una produzione low budget e lo sceneggiatore e regista non si pagherà alcun compenso. La costosa produzione cinematografica rappresenta una grande sfida, soprattutto se si tratta di un’opera prima e per chi non ha esperienza nel campo. «Ciononostante, vogliamo osare, perché gli argomenti discussi sono importanti per noi», si legge sul sito di crowdfunding. Qui è possibile sostenere il progetto facendo una donazione che prevede una ricompensa: già a partire da 50 franchi si verrà menzionati nei titoli di coda, con 500 franchi si riceverà l’invito all’anteprima con aperitivo.

Testo: Silvan Hess
Traduzione: Angelo Caltagirone

 

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