Dopo gli ottimi risultati nel mondo del calcio, la CoPo vuole combattere l’omofobia anche in altri sport di squadra. A questo scopo sta nascendo un gruppo di lavoro per il quale si cercano ancora dei membri.
Il 9 febbraio si terrà una votazione sull’estensione della norma penale contro il razzismo in base all’orientamento sessuale. L’obiettivo è proteggere lesbiche, gay e bisessuali dall’odio, dalla persecuzione e dalla discriminazione.
A settembre l’azienda di cioccolato Läderach ha attirato l’attenzione della comunità LGBTI perché i proprietari si sono schierati attivamente contro i suoi interessi. È un motivo sufficiente per un appello al boicottaggio?
La Svizzera ha votato. Grazie al successo dei Verdi, il Consiglio nazionale potrebbe diventare molto più favorevole alle tematiche LGBTIQ. Hans-Peter Fricker della CoPo riassume qui i punti salienti.
A Ginevra Nicolas Walder del partito dei Verdi è stato eletto al Consiglio nazionale. In questa intervista il sindaco gay di Carouge parla dei suoi obiettivi e delle sue visioni per la Svizzera.
Il tempo fino alle votazioni è breve: il 9 febbraio 2020 in Svizzera si vota sull’estensione della tutela dalla discriminazione. Jean-Michel With della CoPo rappresenta Network nel comitato per la tutela dalla discriminazione.
Henry Hohmann, socio di Network di Berna, il 5 ottobre riceverà il Tolerantia Award come riconoscimento per il suo instancabile impegno a favore della comunità LGBTIQ. Henry è stato socio fondatore e per molti anni presidente di TGNS (Transgender Network Switzerland).
Il 30 agosto la Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale ha votato a larga maggioranza a favore del «matrimonio civile per tutti». Tuttavia, alle coppie omosessuali non sono stati concessi gli stessi diritti delle coppie eterosessuali.
Lisa Leisi (UDF) non ha avuto vita facile alla tavola rotonda a Wil (SG): gli argomenti dell’avversaria dichiarata dei diritti LGBTIQ non hanno avuto alcuna presa su questo pubblico.
Mounir Baatour, avvocato in ambito economico, lavora presso la Corte Suprema della Tunisia ed è il presidente dell’organizzazione LGBTIQ «Shams». Il suo annuncio di partecipare alla corsa per la presidenza ha suscitato clamore in tutto il mondo.