Tutti i soci di Network hanno tempo fino al 30 novembre per nominare persone, organizzazioni o gruppi candidati/e a ricevere il nuovo premio Network durante la prossima assemblea generale. Il premio é pensato per onorare chi si distingue per il forte impegno a favore della comunità gay.
Insieme è meglio che da soli: le associazioni LGBTI svizzere uniscono le forze per il matrimonio civile per tutti. In una serie informale, presentiamo i nostri alleati iniziando da WyberNet.
Alla conferenza LGBTIQ che si terrà il 19 settembre a Wabern, vicino a Berna, si svolgeranno interessanti workshop. La conferenza si rivolge a membri della comunità attivamente impegnati. Al termine dell’evento, si terrà la festa estiva.
Il membro del Consiglio direttivo Daniel Stolz informa sulla tabella di marcia per il matrimonio civile per tutti, esprime la sua soddisfazione per aver trovato in Olga Baranova una responsabile professionale della campagna e infine fornisce informazioni anche sull’articolo sulla protezione dei dati nello statuto di Network.
Fra cinque anni potranno essere occupati i primi appartamenti per la terza età riservati alla comunità LGBTI nel complesso «Espenhof». L’associazione «queerAltern» lavora a stretto contatto con la città di Zurigo.
Dopo il sorprendente e chiaro «sì» del Consiglio nazionale al «Matrimonio civile per tutti», Daniel Stolz, membro del Consiglio direttivo, ci illustra i prossimi ostacoli da superare. Spiega inoltre perché è così importante sostenere finanziariamente il comitato per la campagna.
Dopo «Combatti l’odio», le associazioni LGBTI svizzere fanno di nuovo fronte comune. Si vuole essere pronti in caso di votazione per il «Matrimonio civile per tutti». Network è rappresentata nell’associazione per la votazione dal membro del consiglio direttivo, Daniel Stolz.
L’unico che dopo il 1° luglio potrà continuare a discriminare impunemente gli omosessuali sarà il legislatore. Per tutti gli altri, da quella data la norma penale contro il razzismo sarà estesa ai casi basati sull’orientamento sessuale. Il socio di Network Thomas Geiser ci spiega come stanno le cose.
Quattro membri della Commissione politica (CoPo) hanno partecipato al «Hate Crime Forum» di Pink Cross. Questo è avvenuto poco prima del 10 marzo, data in cui il Consiglio degli Stati ha respinto la richiesta di rilevare statisticamente i crimini d’odio fondati sull’orientamento sessuale.
Perché non imparare dagli spagnoli? In Spagna i matrimoni omosessuali sono legali da 15 anni. A febbraio alcuni soci di Network e parlamentari sono stati invitati ad informarsi direttamente in una serata presso l’ambasciata spagnola di Berna.